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Nuits d’été tra Italia e Francia
Teresa Iervolino mezzosoprano
Maurizio Agostini pianoforte
in occasione della mostra Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo alle Gallerie d’Italia – Napoli
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili
Programma
G. Rossini
“Di tanti palpiti” da Tancredi
“Cruda sorte” da L’italiana in Algeri
“Eccomi alfine… Ah! Quel giorno ognor rammento” da Semiramide
M. Agostini
“Intermezzo notturno” (ritratti d’epoca)
piano solo
G. Donizetti
La canocchia da Nuits d’été a Posillipo
Me voglio fa’ ‘na casa
H. Berlioz
Sur les lagunes da Les nuits d’été
G. Rossini
La Chanson du bébé
M. Agostini
“Preludio fantasia” (ritratti d’epoca)
piano solo
C. Saint-Saens
“Amour! Viens aider ma faiblesse” da Samson et Dalila
G. Donizetti
“O mio Fernando” da La favorite
Nuits d’été tra Italia e Francia
Note di sala
All’insegna di uno scambio italo-francese, la serata si apre con la cabaletta Di tanti palpiti dal Tancredi di Rossini. Tancredi, in registro di contralto, affidato nella prima veneziana del 1813 ad Adelaide Malanotte, apostrofa la sua amata Amenaide invocando il loro incontro dopo essere sbarcato sulla terra da cui è stato esiliato.
Sempre in Laguna e lo stesso anno del Tancredi, va in scena il dramma giocoso L’italiana in Algeri. Come Tancredi, Isabella è sbarcata su una costa, stavolta d’outre-mer, nell’intento di trovare il suo amato Lindoro. Presa dai pirati, rischia di esser costretta in un harem. Cruda sorte è la cavatina dal primo atto in cui Isabella si convince che i pirati, uomini come gli altri, non rappresentano una sfida troppo ardua per il suo ingegno. Con il recitativo Eccomi alfine e la cavatina Ah, quel giorno ognor rammento si apriva invece la Semiramide. Arsace, comandante dell’esercito assiro e inconsapevolmente figlio di Semiramide, è arrivato a Babilonia e gioisce di rivedere la sua casa. Il padre gli ha ordinato di visitare il tempio e l’eroe esprime il suo senso del dovere, oltre al suo amore per la principessa Azema.
Dopo questo ingresso rossiniano, segue una sezione di estrazione cameristica, che vede proposti alcuni brani da Nuits d’été à Pausillippe, raccolta per voce e pianoforte pubblicata nel 1836 da Donizetti. Seppur i testi richiamino vari scenari paesaggistici, è Napoli ad essere protagonista, la città in cui Donizetti visse e lavorò tra il 1822 e il 1838. Tra i brani proposti, troviamo La canocchia e la popolare barcarola Me voglio fa’ ’na casa, altamente atmosferici ed evocativi, in seducente stile belcantistico. In Sur les lagunes, il brano da Les nuits d’été di Berlioz, tratto da un macrotesto di Théophile Gautier che mette in scena una parabola del tema amoroso, è invece il paesaggio veneziano ad essere evocato.
Nel brano, le armonie cupe e fluttuanti suggeriscono fonosimbolicamente il movimento delle onde e il lamento del barcaiolo per la perdita dell’amata e per il dolore di navigare in mare aperto senza amore. Di tutt’altra atmosfera è La chanson du bébé, con cui torniamo in repertorio rossiniano minore e, per certi versi, esilarante: su un testo di Émilien Pacini, la voce di un neonato si diletta nel suo limitato vocabolario onomatopeico, anelando alla trionfale soddisfazione dei suoi bisogni primari. Si racconta fra l’altro che Rossini non sopportasse sporcizia di alcun tipo…
Nell’ultima sezione in programma il repertorio melodrammatico è di nuovo protagonista. Amour! Viens aider ma faiblesse è tratta dal secondo atto di Samson et Dalila di Saint-Saëns. Qui, la principessa Dalila, un po’ come aveva fatto Isabella in Cruda sorte, canta i poteri dell’amore, di fronte al cui assalto la forza di Samson non può che soccombere. Infine, ultimo brano in programma, O mio Fernando è tratto dal terzo atto de La Favorita di Donizetti, andata in scena in originale francese per l’Opéra parigina del 1840. Fernando, novizio in un monastero, parte come ufficiale in esercito alla ricerca di Leonora. Non sapendo che la donna è la favorita di re Alfonso, come ricompensa per il suo valore in battaglia chiede la sua mano. In quest’aria, Leonora, riflette sulla sua posizione tragica.
Le sezioni dei brani, interpretati da Teresa Iervolino, saranno intervallate da intermezzi pianistici di Maurizio Agostini.
Nicola De Rosa
Teresa Iervolino
Teresa Iervolino è ormai una stella del mondo dell’opera internazionale, si è fatta conoscere interpretando ruoli di Bel canto e opere barocche in molti dei grandi teatri d’opera del mondo, fino ad esserne una delle prime voci di riferimento. Già da bambina ha mostrato interesse per la musica, così all’età di 8 anni ha iniziato a studiare pianoforte e successivamente, attratta dall’opera, ha deciso di dedicarsi al canto lirico e nel 2011 ha conseguito il diploma di canto con il massimo dei voti e la lode.
Nel 2012 ha vinto il 63° Concorso Europeo per Giovani Cantanti Lirici 2012 ASLICO, a cui sono seguite molte altre vittorie in concorsi internazionali di alto profilo come il Concorso Maria Caniglia, il Concorso Premio Etta Limiti, ecc. Nel 2012 inizia la sua ascesa nei maggiori teatri e festival lirici italiani e internazionali, debuttando al Teatro Filarmonico di Verona nel Pulcinella di Stravinskij. Nello stesso anno ha debuttato nel ruolo di Isabella in Italiana in Algeri al Ravenna Festival, ruolo che ha poi interpretato anche al Massimo di Palermo e all’Opera Lorraine di Nancy.
L’anno successivo, nel 2013, ha debuttato Tancredi, uno dei suoi cavalli di battaglia, al Circuito Lombardo e nello stesso anno, oltre ad altri impegni, ha debuttato anche al celebre Festival di Spoleto come Fidalma nel Matrimonio Segreto di Cimarosa. Nel 2014 è arrivato il doppio debutto all’Opera di Roma, come Calbo nel Maometto II di Rossini, seguito dal trionfo allo Chatelet di Parigi come protagonista della Pietra del Paragone di Rossini e dal debutto al San Carlo di Napoli nel Pulcinella di Stravinskij.
Sempre nel 2014 ha debuttato come Rosina ne Il Barbiere di Siviglia, al Festival di Caracalla del Teatro dell’Opera di Roma, ruolo che interpreterà ancora molte volte, presso lo stesso Teatro dell’Opera di Roma e con il quale debutterà alla Sächsische Staatsoper di Dresda nel 2016. Nel 2015 ha debuttato in Gazza ladra al rinomato Rossini Opera Festival nel ruolo di Lucia, ruolo con il quale ha debuttato alla Scala di Milano nel 2017.
A questi sono seguiti i debutti alla Dutch National Opera di Amsterdam, a La Fenice di Venezia e all’Opera di Francoforte, sempre interpretando ruoli principali. Nel 2016 ha debuttato nel ruolo del titolo in Cenerentola di Rossini al Teatro Regio di Torino, riscuotendo un grande successo che l’ha portata a interpretare questo ruolo in vari teatri italiani e internazionali, e a debuttare come protagonista all’Opera de Paris nel 2017.
Ancora, nel 2017 ha debuttato il ruolo di Maffio Orsini nella Lucrezia Borgia di Donizetti, ruolo che aveva già interpretato diverse volte, come all’ABAO di Bilbao, al Salzburger Festspiele, ruolo con il quale ha debuttato anche alla Bayerische Staatsoper di Monaco nella primavera del 2018. Il tutto sempre diretta da grandi direttori d’orchestra come Roberto Abbado, Alberto Zedda, Christophe Rousset, Jean- Christophe Spinosi, Ivor Bolton, Donato Renzetti, Fabio Luisi, Carlo Rizzi, Marc Minkowsky, Ottavio Dantone, Gabriele Ferro Antonino Fogliani, Riccardo Chally, Daniel Harding, Marco Armiliato, Daniel Oren, ecc.
Da ricordare anche la sua registrazione come Rosmira nella Partenope di Handel per la Warner Classic Erato con l’Orchestra del Pomo D’Oro, la registrazione della Betulia Liberata di Mozart nel ruolo del titolo di Giuditta e dell’Armida di Salieri nel ruolo di Ismene, entrambe per l’etichetta Aparté con l’ensemble Les Talens Lyrique diretto dal Maestro Christophe Rousset, e la sua presenza nella registrazione della Messa di Gloria diretta dal M° Antonio Pappano con l’Accademia di Belle Arti. Antonio Pappano con l’Accademia di Musica di Musica di Musica. Antonio Pappano con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per la prestigiosa etichetta Warner Classic.
Il mezzosoprano irpino continua la sua ascesa verso una carriera di alto prestigio, infatti tra i suoi recenti trionfi troviamo il suo Rinaldo al Festival della Valle D’Itria, il trionfo con Lucrezia Borgia, con Cenerentola alla Bayerische Staatsoper, l’acclamata Arsace al Teatro La Fenice nella Semiramide di Rossini, il ritorno come protagonista nella Juditha Triumphans di Vivaldi alla Dutch National Opera di Amsterdam, il debutto come Diana nel Calisto di Cavalli al Teatro Real di Madrid, il debutto nell’Orlando Furioso al Teatro Filarmonico di Verona e il ritorno alla Fenice di Venezia con il suo Rinaldo, il ritorno al Rossini Opera Festival con Equivoco Stravagante e il trionfale debutto all’Arena di Verona nel Nabucco diretto da Daniel Oren.
Maurizio Agostini
Nato a Firenze nel 1978, Maurizio Agostini si diploma in pianoforte col massimo dei voti presso il Conservatorio “L. Cherubini”, dove compie gli studi di strumento sotto la guida del M°. G. Cardini e quelli di Composizione sotto la guida del M° S. Sciarrino.
Nel 1999 si perfeziona in direzione d’orchestra col M° C. M. Giulini presso l’Accademia Chigiana di Siena.
Giovanissimo, nel 1991 è pianista nell’ambito dei Corsi Musicali Internazionali “E. Caruso” diretti dal M°. G. Bechi prima e dal M° R. Panerai poi; nel 1997 ai corsi di Canto tenuti da M°. F. Corelli a Firenze e nel 2001 ai corsi di Canto del M° C. Bergonzi presso l’«Accademia Verdiana» di Busseto.
Ha svolto l’attività di Maestro collaboratore al pianoforte, presso importanti istituzioni quali “Teatro dell’Opera di Roma”, “Ravenna Festival”, “Festival dei due Mondi” di Spoleto, “Macerata Opera Festival”, “Fondazione Teatro La Fenice”, “Fondazione A. Toscanini”, “Teatro delle Muse” di Ancona, Festival di Avenches, lavorando al fianco di importanti artisti tra i quali il M°. B. Bartoletti, il M° B. Campanella, il M°J.Conlon, il M° G. Ferro, il M° G. Gelmetti, il M° Z. Mehta, il M° R. Muti, D. Oren, il M°A.Pappano, il M° D. Renzetti, il M° N. Santi, il M°Pizzi, il M°Ronconi, il M° F. Zeffirelli.
È stato pianista accompagnatore, e talora solista, in recitals di cantanti quali A. Bocelli, G. Cecchele, M.Devia, G.Giacomini, R. Panerai, C. Remigio, K. Ricciarelli, C. Siepi, G. Taddei, D. Theodossiu.
Nel 1997 debutta come direttore d’orchestra ne la Serva Padrona di G. Pergolesi.
Ad essa seguono nel 1998 Rigoletto con L. Nucci presso il “Teatro Metastasio” di Prato, Il Barbiere di Siviglia, L’elisir d’amore, Madama Butterfly, Gianni Schicchi con R. Panerai e Il Trovatore al “Teatro Civico” di Spezia.
Dal 2001 ad oggi ha diretto in vari concerti sinfonici l’Orchestra “A. Toscanini” di Parma, la Filarmonica del Friuli Venezia Giulia, l’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli.
Nel 2011 è direttore musicale di palcoscenico presso il “Salzburgerfestspiele” nel Macbeth di Verdi (dir: M° R. Muti, regia P. Stein, Wiener Philharmoniker).
Dal 2008 è Direttore musicale di palcoscenico presso il Teatro di San Carlo di Napoli.
Per il Teatro di San Carlo di Napoli nel 2010 ha diretto La Traviata, Tosca, I cantori di Brema ; nel 2012 le prime assolute dell’opera Viaggio in Italia e il balletto Peter Pan di G. Panariello, Don Trastullo di N. Jommelli, La Bohème, Cavalleria rusticana; nel 2013 Il Barbiere di Siviglia; nel 2014 il balletto Le Corseire, Don Checco di N.De Giosa e L’elisir d’amore; nel 2015 Turandot, La Serva Padrona (Expo Milano), la prima esecuzione assoluta di Stabat Mater di Roberto De Simone e un concerto lirico- sinfonico in occasione della visita a Napoli del Presidente della Repubblica Italiana S. Mattarella. Nel 2016 La Traviata, Pierino e il lupo (Peppe Barra voce narrante) La vedova allegra, Fedora, Der Zwerg di A. Zemlinsky, Il Tabarro.
Nel settembre 2017 inaugura la stagione dell’Opera di Dubai dirigendo “Le nozze di Figaro” e al Teatro di S. Carlo di Napoli il balletto Pulcinella di I. Strawinsky; nel 2018 My fair Lady di F. Lowe, Mosè in Egitto di G. Rossini, La Traviata e La Dirindina di Scarlatti. Nel 2018 dirige un concerto lirico sinfonico presso la Maison Symphonique di Montréal, a capodanno 2019 un concerto con l’Orchestra Regionale Toscana. A febbraio 2020 dirige “Norma” di Bacalov presso Sala della Regina a Montecitorio.
Tra i solisti diretti in vari concerti sinfonici: S. Chang, M. Maisky e I. Battiston.
Molto attivo anche nel repertorio contemporaneo (Henze, Berio, Gubajdulina, Part, Maderna). Oltre che di numerosi brani pianistici, fra i quali Parafrasi da concerto (2006, Berbèn edizioni musicali), è autore di Messa di Requiem in memoria di Giovanni Paolo II (2007, Berbèn edizioni musicali), della cantata Mysterium Matris Mariae (2014, M.A.P. Editions) e delle opere liriche Nel sogno di stanotte (1996), In Vivinaia (2002), L’Angelo di gesso (2003), Mandragola (2004, OTOS edizioni musicali) e Fedra (2006, OTOS edizioni musicali). Nel 2008 compone Trasfigurazione su Don Giovanni per il Festival Mozart di Rovereto. Nel 2019 compone le musiche per il dramma Anna Lucia di Maria Carla Curia, e l’opera lirica per ragazzi Chichibìo e la gru (2020, m&p). Nel 2021 ha pubblicato per Universal Edition i due monologhi, rispettivamente per tenore e soprano, Il sigillo e La cantante, Ritratti per Anna Lucia e Intermezzo notturno per Orchestra.