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Il Pazzo e la Pazza

Museo Correale
18.30 - 19.30
Gratuito

Ensemble Alraune

Candida Guida contralto

Augusto Gasbarri violoncello

Fabiano Merlante tiorba e chitarra barocca

Mario Sollazzo clavicembalo

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

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Concerto nell’ambito di

Soave sia il vento

Così… se fan tutti

Concerti – formazione – rigenerazione culturale

progetto a cura della

Fondazione Pietà de’ Turchini

e della

Venerabile Congregazione dei Servi di Maria

con il patrocinio del

Comune di Sorrento

in partenariato con

Museo Correale di Sorrento

Associazione Amiche del Museo Correale

Rotary Club Sorrento

in collaborazione con

Liceo artistico – Liceo musicale “F. Grandi”, Sorrento

coordinamento organizzativo

Associazione Talenti Vulcanici

Programma

Cristoforo Caresana, O voi che mi credete

Nicola Fago, Toccata per Clavicembalo

Antonio Farina, Costanza in bella donna è vanità

Francesco Alborea detto Francischello, Sonata in re magg. per violoncello e basso continuo

Pietro Antonio Giramo, Il Pazzo

Andrea Falconieri, Da “Il Primo Libro di Canzone, Sinfonie, Fantasie, Capricci, Brandi, Correnti, Gagliarde, Alemane, Volte”  Napoli, 1650

– La Suave Melodia e su Corrente

– Il Spiritillo Brando  

– Brando Dicho El Melo

Pietro Antonio Giramo, La Pazza

Francesco Provenzale, Deh rendetemi ombre care

Scarica i testi delle cantate


Il Pazzo e la Pazza

Questa è una storia tra due pazzi… Un botta e risposta a suon di musica tra due innamorati che, resi folli dal mal d’amore, impazziscono a tal punto da arrivare ad uccidersi. Ne rimane uno solo che, vivo ma non del tutto rinsavito, vaga come Orfeo in cerca della sua Euridice. Un particolare legame sembra legare l’estro napoletano ai pazzi per amore, così una lunga sequela di compositori come Scarlatti, Giramo, Farina, Provenzale, Caresana, Farina mettono in musica la follia amorosa in tutte le sue sfaccettature: da quella più teatrale di Giramo, alla geniale cantata di Caresana di Tancredi sulla morta Clorinda in cui la follia cieca della guerra ha appena distrutto la possibilità di un amore per arrivare alle canate di Fago e Scarlatti che scandagliano i vari sentimenti della follia amorosa. Quante influenze e si colgono ascoltando queste musiche! Influenze dal mondo della commedia dell’arte, della musica popolare, della poesia classica e, guardando in avanti, questa musica si proietta già verso l’opera buffa con l’inconfondibile nota di ironia del teatro napoletano.


Candida Guida
Nata a Vico Equense (Na), si è diplomata con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio di Salerno sotto la guida di Emma Innacoli. Per anni ha partecipato regolarmente alle masterclass tenute da Raina Kabaivanska all’Accademia Chigiana di Siena e alla Nuova Università Bulgara di Sofia. Ha studiato inoltre con Bernadette Manca di Nissa sempre all’Accademia Chigiana e ha frequentato i corsi di alto perfezionamento al Mozarteum di Salisburgo nella classe di Marjana Lipovšek. Con Sara Mingardo ha partecipato alle masterclass della “Pietà dei Turchini” a Napoli. Nel 2008 ha conseguito il diploma accademico di secondo livello in canto, sotto la guida di Raina Kabaivanska, presso l’Istituto “Orazio Vecchi” di Modena e nel 2012 si è laureata con Antonio Florio in prassi esecutiva del canto barocco presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Tra i concorsi vinti ricordiamo il primo premio al concorso internazionale “Francesco Albanese” nel 2010, nello stesso anno il primo premio al concorso “Belvedere di San Leucio” e finalista al concorso barocco “Francesco Maria Ruspoli” nel 2015. Vincitrice del concorso Fatima Terzo 2016 e terza classificata allo Jole de Maria nel 2016. Nel 2018 è finalista del Concorso Toti dal Monte. Come allieva effettiva dell’accademia Rossiniana diretta da Alberto Zedda ha partecipato alla produzione del Viaggio a Reims. Tra i ruoli di opera, Orfeo in Orfeo ed Euridice di Gluck al Real Giardino di Capodimonte (Napoli), successivamente Isabella ne L’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini al Teatro di Piacenza e Marcellina ne Le Nozze di Figaro con As.Li.Co e con le settimane musicali di Vicenza al Teatro Olimpico con la direzione di Titta Rigon. Al Festival Internazionale della Valle d’Itria è stata Una Donna Ferita nell’opera Nur, Canzade nella Donna Serpente di Casella diretta da Fabio Luisi, La Signora Noè nel Il diluvio di Noè di Britten, Maria di Venosa di Francesco D’Avalos, Aristeo ne L’Orfeo di Luigi Rossi e Foresto nell’Ambizione delusa di Leonardo Leo. È stata inoltre ospite del Bellini Festival di Catania con il ruolo di Nerestano in Zaira e come contralto solista in Messa in sol minore. In concerto ha cantato il Gloria, Magnificat e lo Stabat Mater di Vivaldi, la Missa Cellensis di Haydn, il Salve Regina e lo Stabat Mater di Pergolesi, lo Stabat Mater di Antonio Bononcini e i mottetti sacri di Leonardo Leo. Nella stagione 2013/14 debutta in una produzione del Teatro Massimo di Palermo, al Nuovo Teatro Montevergini nello spettacolo La Carovana volante, un progetto intorno Rossini, e la Compagnia dei pazzerelli. Al Teatro San Carlo di Napoli ha eseguito come contralto solista nel 2017 il Requiem di Panariello in occasione del “Giorno della memoria”, e nel 2015 Tisbe nella Cenerentola di Rossini diretta da Gabriele Ferro con la regia di Paul Currar. Nel 2015 debutta al Maggio Musicale Fiorentino nel ruolo della Sorceress in Didone ed Enea diretta da Stefano Montanari per la regia di Marina Bianchi. Nello stesso anno debutta al teatro sperimentale di Spoleto con la direzione di Marco Angius e la regia dei RICCI/FORTE in “A Christmas Eve”. Nel 2016 è Flora nella Traviata. Debutta come Bradamante nell’Alcina di Haendel a Biel-Solothurn, (dir. Trinca, Gonzalvo, von Pfeil), Ulrica in Un Ballo in Maschera a Spoleto con la direzione di Marco Angius e la regia di Stefano Monti e al Teatro Verdi di Pisa è stata Zita in Gianni Schicchi. Nella stagione 2017/18 Candida interpreta con successo Marta in Iolanda, diretta da Dieter Kaegi e Alexander Mikhailovich Anissimov all’Opera di  Biel Solothurn, e Farnace in Mitridate nello stesso teatro, con direzione di Predrag Costa e Francesco Bellotto  con grandi apprezzamenti. Diversi concerti intorno delle opere di Stradella, Haendel, Vivaldi, con l’Ensemble Mare Nostrum. È Mercèdes nella produzione Carmen del San Carlo di Napoli, in settembre 2018 a Bangkok con direzione di Zubin Mehta, tra vari appuntamenti artistici nella stessa stagione. È  invitata dall’Haendel  Festspiele  di  Halle  nel  2020  per  un  récital solistico  su  un  programma  di  arie  per  contralto  e  cantate  accanto al grande bandoneonista, compositore e arrangiatore Marcelo Nisinman. Tra gennaio e marzo 2019 incarna il ruolo principale di Marquise of Merteuil in Les Liaisons dangereuses, un Pastiche al Teatro di Biel-Solothurn in Svizzera intorno principali opere  di Vivaldi (da Orlando, Teuzzone, Atenaide, ..) con Opera2day e ben 27 rappresentazioni nei Paesi Bassi (Utrecht, Den Haag, Tilburg, Deventer, Groningen, Eindhoven etc..), repertorio per contralto rivisitato da Vanni Moretto e con la direzione di H. Schvartzman e S. van Veggel. Candida interpreta gli Intermedi della Pellegrina al Maggio Musicale Fiorentino nella primavera 2019 con direzione di F. M. Sardelli, Sorceress in Dido & Aeneas al Luglio Musicale Trapanese in estate e nuovamente Flora/Traviata al San Carlo di Napoli in autunno. Sempre nella stagione 2019/20 esegue il ruolo di Bradamante in Alcina di Handel all’Opera di Bremen in Germania. Nella stagione 2021/22 è Wowkle in Fanciulla del West nei Teatri di Brescia, Como, Pavia, Cremona, tra altre nuove produzioni su diversi repertori, fra cui la ripresa di Les Liaisons dangeureses de Vivaldi/Moretto a Biel nel 2022 nel ruolo titolo della Marquise de Merteuil. Dopo aver cantato il ruolo della Scellerata in Opera Italiana di Campogrande al Festival di Martina Franca nell’estate 2022, Candida Guida debutta il ruolo di Tancredi in Tancredi/Rossini a Biel.


Ensemble Alraune

La musica è un esercizio della libertà.

Alraune è il termine tedesco per la pianta officinale della Mandragola ed è un ensemble fondato da Mario Sollazzo e Stefano Zanobini con l’obiettivo di riunire in un unico gruppo le caratteristiche eclettiche dei due fondatori. Basato su un gruppo di cinque musicisti stabili a cui si aggiungono altri collaboratori per i singoli progetti, l’ensemble ha per principi guida una grande apertura ad un repertorio vasto e variegato, l’assoluta attenzione alle prassi esecutive e allo studio delle fonti, progetti a lungo termine e multidisciplinarietà. Ciò si traduce in un naturale interesse per l’esecuzione su strumenti originali e in un’attenzione a collocare la musica all’interno del contesto storico in cui è stata composta per poi proiettarla nella criticità del mondo contemporaneo tramite una dimensione molto personale dell’interpretazione musicale che si rispecchia nella formulazione dei programmi e nella linea interpretativa. L’attività di Alraune segue due linee principali: l’esecuzione su strumenti originali e progetti di ricerca ed esecuzione animati da un principio umanistico e politico. 

Il lavoro su strumenti originali spazia dalla musica da camera all’opera, dal Seicento fino al repertorio del XIX secolo. 

La critica ha accolto molto positivamente sia le interpretazioni dal vivo che le incisioni discografiche, uscite per Novantiqua Records. Detlef Krenge della BR Klassik recensisce il cd dedicato al primo libro delle sonate di D. Castello: “I musicisti sono assolutamente a loro agio in questo repertorio. Ascoltandoli, i molti contrasti, tipici delle Sonate di Castello e più in generale dello “stil moderno” del primo Seicento, sembrano per l’Ensemble Alraune assolutamente automatici, logici e naturali”. A proposito del San Guglielmo di G.B. Pergolesi, Andrea Bedetti scrive su Musicvoice: “Nello svolgersi di tutta l’opera, e ciò anche nei recitativi, vi è sempre una febbrile pulsione, un’instabilità interiore dalla quale emerge instancabilmente questo elemento storico, questa capacità di restituire filologicamente la dimensione conflittuale, di rendere una drammaticità che esula dalla semplice entità rappresentativa.” Su Seen and Heard International Colin Clarke scrive che “l’interpretazione di Dido & Aeneas di H.Purcell non è sicuramente influenzata dalla tradizione: è una vera reinterpretazione della musica e del dramma” mentre Alberto Dilenge su Connessi all’Opera commenta: “Sin dalle note dell’ouverture si percepiscono il forte pathos e l’attenzione stilistica presenti nella lettura proposta da Mario Sollazzo che, dal clavicembalo, dirige i musicisti dell’Ensemble Alraune. Il suono è curato, brillante, ricco di contrasti e sfumature che garantiscono l’eleganza e la varietà di narrazione necessarie alla partitura di Purcell”. Per Paolo V. Montanari su GBOpera, Le Fate di G.A. Ristori messe in scena in Germania rivivono “grazie alla verve strumentale dell’Ensemble Alraune che non ha mai lasciato privo di carattere nemmeno il più semplice accompagnamento e ad un giovane cast italiano che non esitiamo a considerare ideale” e Udo Badelt su Opernwelt aggiunge: “Furiosa è anche la messa in scena di Anne Juds. Una festa per gli occhi. Una fantasmagoria di voli di draghi, capigliature da gorgoni, seni posticci e dilagante atmosfera da giungla.”

I progetti ”Musica & Regime” e “Tuscania” nascono invece dall’idea umanistica di Alraune e sono progetti concertistici e discografici a lungo termine.

“Tuscania” è legato all’eliminazione della pena di morte nella Toscana del XVIII secolo ed è un progetto di riscoperta della musica strumentale toscana della seconda metà del Settecento, mentre Musica & Regime – premiato con la Medaglia del Presidente della Repubblica – esamina i legami tra musicisti e regimi dittatoriali ed è legato alla mostra-concerto itinerante “Voci dal ghetto”. “Musica & Regime è un disco superbo e tragico, con opere degli anni ’20 interpretate egregiamente dall’Ensemble Alraune” scrive Gregorio Moppi su La Repubblica, che a proposito dei dei Lieder di Ullmann e Zemlinsky, aggiunge che sono “resi ancor più luttuosi, però emotivamente sobri, dall’Ensemble Alraune con la voce di Federica Carnevale”. Michael Kube su Das Orchester recensisce: “Volendo valutare l’interpretazione, Alraune ha centrato l’obiettivo, perché è riuscito a legare i colori scuri delle combinazioni strumentali con un’impressionante leggerezza dei suoni che pare talvolta quasi mediterranea, senza che questa si avvicini mai alla superficialità. Un percorso sul crinale che ci regala viste interiori ed esteriori sorprendenti”.Alraune ha collaborato a progetti specifici con Anna Fusek, Riccardo Minasi, Marina Comparato, Anton Martynov ed è stato invitato a suonare per prestigiosi enti e stagioni concertistiche, tra cui gli Amici della Musica Modena, Agimus Firenze, Ekhof Festival, TheaterRuine StPauli Dresden, Teatro Comunale Luciano Pavarotti Modena, Villa Pennisi in Musica Festival, Festival Brahms a Milano, Concerti del Quirinale, Concerti a Palazzo Marino, Alte Musik Festival Bernau, Musica sulle Apuane Festival, Festival Ullmann, Monteverdi Tuscany Festival, Casa Buonarroti Firenze, Centro Confucio dell’Università Normale di Pisa, Università Statale di Milano, San Martino a Natale Festival, Festival Passaggi. Ha partecipato a trasmissioni per RadioTre Rai, MDR e Radio Toscana Classica, SKY Classica HD ed è stato recensito positivamente da BR-Klassik, Das Orchester, Diapason, RadioTre RAI, RSI Radio Svizzera Italiana, Radio France, Opernwelt, Opernfreund, GB Opera, Opera Lounge, Concerto Magazine, L’Opera, Adagio Assai, Alte Musik Forum, La Repubblica, MDR, Musikansich.de, Fono Forum, Connessi all’opera, Seen and Heard International. 


Mario Sollazzo
Mario Sollazzo è nato a Napoli. Dopo essersi diplomato in pianoforte e musica da camera al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma e alla Musikhochschule di Detmold in Germania, successivamente ha studiato composizione alla Musikhochschule “Carl Maria von Weber” di Dresda. E’ laureato in filosofia presso l’Università Tor Vergata di Roma. Alterna l’attività di pianista e fortepianista a quella di clavicembalista e direttore, contando su un vastissimo repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea. Dal 2001 al 2010 ha fondato e diretto il gruppo Marammè con cui ha sviluppato un lavoro di ricerca sulla musica tradizionale del sud Italia. Il gruppo ha realizzato due dischi, tenuto più di cento concerti in tutta Europa e vinto il Creole World Music Prize di Lipsia. Dal 2001 al 2006 è stato membro fondatore, insieme a Stefano Zanobini, della Congrega de’ Furiosi un gruppo sperimentale di musica antica su strumenti originali e teatro barocco. Dal 2007 al 2009 è stato il direttore musicale della Gregor Seyffert Compagnie di Berlino presso l’Anhaltisches Theater Dessau. Queste ed altre esperienze molto eterogenee sono confluite nel 2010 nell’Ensemble Alraune con cui svolge tuttora la sua attività. Ha tenuto concerti per istituzioni quali: Gewandhaus Lipsia, Europäisches Zentrum der Künste Dresden, Musikfestspiele Dresden, Amici della Musica Modena, Jeunesse Musical Wien, Cristofori Piano Festival Padova, Agimus Firenze, Grandezze & Meraviglie Festival Modena, Bachfest Freiberg, Anhaltisches Theater Dessau, Gioventù Musicale Modena, Teatro Comunale di Modena, Teatro Valli di Reggio Emilia, Rudolstadt Festival, Stiftung Michaelstein, Ekhof Festival Gotha, Villa Pennisi in Musica, Musica in Villa Torino, Le Printemps du Violon Paris, Alte Musik Festival Bernau, Amiata Piano Festival e registrazioni per le radio tedesche MDR e WDR, la Radio Nazionale Slovena, la RSI e la RAI. Dal 2001 al 2005 ha avuto un incarico di insegnamento presso la Musikhochschule di Detmold e dal 2017 al 2019 presso la Musikhochschule Franz Liszt di Weimar. Ha insegnato pianoforte principale presso i conservatori di Benevento e Campobasso. Dal 2006 è docente presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Vecchi-Tonelli di  Modena.
Ha inciso per Tactus, Dynamic, KHA e NovAntiqua Records. Collabora con compagnie teatrali e coreografi per i quali cura la composizione ed esecuzione delle musiche di scena tra cui quelle per :”Il Flauto Magico. II Parte” di J.W. Goethe, “L’Opera dei Pezzenti” di  J. Gay, “La Tempesta”, “Come vi piace” e “Amleto” di W. Shakespeare, “Purcells Traum” di T. Dorst. Sue composizioni sono state eseguite ai Dresdner Tage der Zeitgenössische Musik, Festspielhaus Hellerau, Opernschule della Musikhochschule di Dresda, StPauli Theater Dresden, Rheinsberg Musikakademie, BKA Berlin, Musikfestspiele di Dresda. Dal 2013 è membro dell’ensemble su strumenti originali Italico Splendore.

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