L’Organo in Europa fra Barocco e Romanticismo
Vincenzo Di Ianni Intraprende lo studio del Pianoforte in giovane età, sotto la guida del Maestro Roberto Colella. Successivamente studia…
Quattro secoli di Pastorali per organo dalle biblioteche di Napoli
Interpreti
Olga Laudonia organo
Ingresso libero
Programma
Giuseppe Sigismondo (1739-1826)
Pastorale
Giovanni Furno (1748-1837)
Nonna per il Ss. Bambino
Pastorale
Gaetano Greco (1657-1728)
Pastorale
Note di sala
Olga Laudonia presenta due dei suoi recenti esiti di ricerca artistico-musicale: un disco e un libro che raccolgono i frutti di ricerche dedicate alla musica pastorale per organo a Napoli. Il libro Arcadia nel golfo di Partenope: ninna-nanne per il Verbo Incarnato, edito dalla Fondazione La Pietà de’ Turchini di Napoli, con prefazione di Vincenzo De Gregorio, analizza il repertorio musicale per il tempo di Natale a Napoli nel Settecento, approfondendo il legame tra la musica e l’arte presepiale. Il volume è andato esaurito dopo appena un anno dalla sua pubblicazione e sta già vivendo la sua seconda ristampa, a testimonianza dell’interesse suscitato da questo approfondimento su questo tema di grande rilevanza per la musica sacra partenopea.
Il disco Ninno bello. Four centuries of organ pastorals from the libraries of Naples, inciso per NovAntiqua Records (www.novantiqua.net), rappresenta la concretizzazione sonora della ricerca condotta da Olga Laudonia sulla pastorale per organo a Napoli. Il progetto ha avuto come punto di partenza la tesi presentata dalla Laudonia per il conseguimento del Dottorato in Musicologia applicata presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma (Vaticano), relatore Roberto Marini. Il disco è stato premiato con le 5 stelle da «Musica» di Zecchini e ottimamente recensito in Italia e all’estero (Rai, Radio Svizzera Italiana, Radio Espérance, Concertzender, Organroxx, Radio altri suoni, Choir & organ, The diapson, Orgelnieuws, Note1music, JPCc courier).
La ricerca di Olga Laudonia sulla pastorale napoletana prosegue intensamente: di recente ha pubblicato un saggio all’interno della curatela di Lorenzo Fiorito, Il secolo d’oro della musica a Napoli, Vol. V, edito da Diana Edizioni (https://www.dianaedizioni.com/il-secolo-d-oro-della-musica-a-napoli-vol.-v/). Inoltre, sono in uscita gli atti del Convegno internazionale di studi Musica e liturgia in Italia nel Sei e Settecento, svoltosi a Bologna nel 2023 (Officina San Francesco, Università di Bologna, Conservatorio di Bologna), in cui Laudonia ha discusso la musica natalizia napoletana, approfondendone l’importanza nella liturgia e nella cultura del periodo.
Nel disco, Olga Laudonia ha selezionato diciotto composizioni pastorali, di cui la maggioranza inedite. Solo due di queste composizioni sono edite a cura degli stessi autori. Una di queste, l’Allegretto pastorale di Napolitano, è una partitura rara edita nel 1921 dalla Casa Editrice Capra, e messa a disposizione dalla Fondazione Franco Michele Napolitano e dal suo direttore artistico Maria Sbeglia. La Laudonia ha dedicato numerosi studi a questo compositore, i cui risultati sono raccolti nel volume Franco Michele Napolitano: il maestro dei maestri, edito dalla Di Mauro di Napoli, con prefazione di Vincenzo De Gregorio, e negli atti del Convegno internazionale Napoli e l’Europa: gli strumenti, i costruttori e la musica per organo dal XV al XX secolo a cura di Emanuele Cardi e Lugi Sisto (2005).
Le altre composizioni presenti nel disco sono state rinvenute nel corso delle ricerche della Laudonia, in gran parte manoscritte, presso la Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli (www.sanpietroamajella.it). Alcune di queste opere sono state pubblicate dalla Fondazione La Pietà de’ Turchini nel volume Arcadia nel golfo di Partenope, altre dalla casa editrice svizzera Pizzicato Verlag Helvetia (www.pizzicato.ch) nella collana Unpublished Naples, diretta dalla stessa Laudonia insieme a Francesco Gorio.
Il programma del disco attraversa quattro secoli di storia della musica e raccoglie la firma di musicisti di origine partenopea o legati alla città di Napoli. Tra le composizioni, sono presenti anche due inediti di autori nati a Sorrento, città natale di Olga Laudonia. Questi brani sono stati gentilmente concessi dagli eredi di Francesco Saverio Fiorentino e Antonio Izzo. La Laudonia ha recentemente dedicato una curatela a questi due musicisti per la casa editrice Nota di Udine, pubblicando La processione bianca. Sorrento risuona il Venerdì Santo.
Per la realizzazione del disco, sono stati utilizzati ben quattro organi di diverse epoche, ubicati in tre città italiane. I primi tre strumenti sono organi di scuola napoletana, i cosiddetti “positivi”, costruiti tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Due di questi, il Cimmino e il Rossi, si trovano presso l’Associazione Culturale Giuseppe Serassi di Guastalla, in provincia di Reggio Emilia (www.serassi.it). Un altro organo, il Carelli, è situato nella Cattedrale di San Pantaleone di Vallo della Lucania, in provincia di Salerno, ed è stato restaurato da Giuseppe Fontana (www.youtube.com/@joefnt). L’organo Farinati, costruito all’inizio del Novecento, si trova nella Chiesa di San Zeno Vescovo di Fumane, in provincia di Verona, ed è stato restaurato da Silvio Micheli (www.micheliorgani.it).
La realizzazione del progetto discografico ha beneficiato del supporto di enti e istituzioni locali, nonché della collaborazione di privati. Un contributo fondamentale è stato fornito dagli enti comunali e dalle parrocchie. Il booklet del disco reca le firme di Vincenzo De Gregorio, Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, e dell’organologo Francesco Nocerino. Le fotografie degli organi sono di Fausto Franzosi, mentre la copertina del disco, che rappresenta un microcosmo in terracotta di Marcello Aversa, ceramista originario della costiera sorrentina, richiama l’atmosfera della città di Sorrento, impregnata di odori e colori tipici.
Olga Laudonia
(Sorrento, 1981) Docente di Musicologia sistematica presso il Conservatorio di Cosenza dove è Caporedattore della rivista «auditoriuM» e Vicecoordinatore della Scuola di Dottorato.
È membro del Comitato di Redazione della «RATM» (Rivista di Analisi e Teoria Musicale), rivista scientifica di Classe A della Società Italiana di Analisi e Teoria Musicale, ed Executive editor della collana Unpublished Naples di Pizzicato Verlag Helvetia (Svizzera), alla quale collaborano grandi firme come quelle di Giovanni Acciai, Ugo Orlandi e Gaetano Panariello, e per cui ha curato oltre ottanta edizioni di inediti di scuola napoletana.
Insignita di una menzione speciale al Premio musicologico “Piero Buscaroli” (edizione 2022, presidente Alberto Basso, giuria: Chiara Bertoglio, Sandro Cappelletto, Piero Mioli, Enzo Restagno, Sergio Vartolo), ha pubblicato per Di Mauro, Momenti, GDE, Ledizioni, Armelin, Diana, Fondazione Pietà de’ Turchini, Nota, Associazione Culturale Giuseppe Serassi, D’Amato, Accademia Organistica Campana e Società italiana di Musicologia.
Allieva di Vincenzo De Gregorio e Wijnand van de Pol, ha compiuto gli studi musicali presso i Conservatori di Napoli e Perugia, dove ha conseguito cinque diplomi: Diploma V.O. in Organo e composizione organistica, Diploma V.O. in Clavicembalo, Diploma di II livello in Organo, Diploma di II livello in Clavicembalo (tesi pubblicata per Armelin, Padova), Diploma di II livello in Pianoforte (tesi pubblicata per PVH, Svizzera). Presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma (Vaticano) ha conseguito il Corso specialistico post-magistrale in Organo e il Corso di Perfezionamento in Organo e Orchestra sotto la guida di Roberto Marini. Ha seguito corsi di perfezionamento sulla prassi esecutiva con Pier Damiano Peretti, Francesco Cera, Emilia Fadini, Klemens Schnorr, Jean Guillou. Finalista e semifinalista in concorsi nazionali ed internazionali, nel 2004 è premiata con la medaglia del Presidente del Senato al Concorso nazionale d’organo Giarda. Da circa venti anni si esibisce come solista in Italia e all’estero in sedi prestigiose come: Catedral de Malaga, Catedral de Cadiz, Iglesia Mayor de la Encarnacion di Marbella, Monasterio de San Jéronimo di Granada, Sala Scarlatti di Napoli, Sala Accademica del PIMS di Roma, Real Basilica de Nossa Senhora e de Santo António di Mafra (dove ha tenuto un concerto per sei organi nell’ambito del Festival Internacional de Órgão). Ha suonato con l’Orchestra Scarlatti di Napoli e l’Orchestra del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma. Come organista accompagnatore ha collaborato con la Schola Gregoriana del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma diretta da Franz Prassl. Ha inciso per la casa discografica Da Vinci e NovAntiqua. Nel 2023, presso la St. Mary Cathedral di Cape Town (Sudafrica), ha presentato in prima assoluta, su invito del corpo consolare, uno dei suoi ultimi lavori discografici, Kaire Maria. Lo scorso dicembre è stato licenziato Ninno bello, disco per il quale è stata premiata con le 5 stelle da «Musica» di Zecchini e ottimamente recensita in Italia e all’estero (Rai, Radio Svizzera Italiana, Radio Espérance, Concertzender, Organroxx, Radio altri suoni, Choir & organ, The diapson, Orgelnieuws, Note1music, JPCc courier).
Laureata in Lettere Moderne – indirizzo Musica e spettacolo presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (relatore Enrico Careri, correlatore Renato Di Benedetto, tesi sull’organista F.M. Napolitano pubblicata per Di Mauro, Napoli-Menzione al Premio Internazionale Luzi 2019-20), ha proseguito gli studi musicologici presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, dove ha difeso la tesi di Dottorato in Musicologia applicata con summa cum laude (relatore Roberto Marini, tutor Federico Del Sordo, tesi sulla pastorale organistica pubblicata per Turchini Edizioni, Napoli). Individuata come destinataria di due borse di studio nell’ambito del Master di I livello in Teoria e Analisi musicale presso l’Università della Calabria in convenzione con la Fondazione Istituto Liszt di Bologna e il GATM, ha conseguito il relativo titolo con il massimo dei voti e la lode (relatore Egidio Pozzi, correlatore Rossana Dalmonte, in corso di pubblicazione).
Reggio Emilia
Padova