la Fondazione

storia

La Fondazione di diritto privato legalmente riconosciuta con il nome di Pietà de’ Turchini dal 2010, trae origine dall’Associazione musicale costituita nel 1984 con il nome di Cappella della Pietà de’ Turchini – Centro di Musica Antica divenuta poi nel 1997  Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini. L’idea fondante è stata quella di dare vita ad un progetto di valorizzazione e di ricerca interdisciplinare, con un focus sullo straordinario patrimonio musicale e teatrale meridionale e soprattutto napoletano, dei secoli XVI-XVIII, indagandone i riflessi e i fortissimi legami con la coeva produzione musicale e teatrale europea.

Nei tanti anni di militanza culturale la Pietà de’ Turchini ha raccolto importanti riconoscimenti come gli ambitissimi premi dell’Associazione Nazionale Critici Musicali Franco Abbiati, di cui è stata assegnataria  due volte, la prima nel 1997 per “l’intraprendente e insostituibile contributo alla riscoperta esecutiva e critico editoriale del barocco napoletano”; la seconda nel 2020, per il progetto Talenti Vulcanici, quale “Migliore iniziativa musicale”, ai quali si aggiunge il Premio Efesto – Mediterraneo dell’Associazione Aziende Storiche Familiari Campane I Centenari, per “il contributo allo sviluppo culturale del territorio e al prestigio della Regione Campania in Italia e nel mondo” oltre ai prestigiosi premi e riscontri ai  progetti musicali e alle incisioni discografiche e prodotti audiovisivi realizzati in tanti anni in cui si è andata conquistando il ruolo di polo di aggregazione, di produttivo scambio tra musicisti, ensemble, studiosi, ricercatori a tutto vantaggio di un’immagine positiva e colta della città di Napoli nel mondo intero.

Presieduta prima da Antonio Florio poi da Marco Rossi, dal 2019  da Mariafederica Castaldo che condivide con Paologiovanni Maione anche la direzione artistica e scientifica. Due comitati con funzioni consultive partecipano della vita  culturale della Fondazione, il primo per la programmazione artistica si compone di Stefano Demicheli, Silvana Noschese, Paologiovanni Maione ; il secondo per la programmazione scientifica accoglie Paola Besutti, Rosa Cafiero, Nicola De Blasi, Paologiovanni Maione, Guido Olivieri, Lucio Tufano.

in basso
foto di Sergio Riccio

le attività

Produzione musicale e diffusione, ricerca, editoria e alta formazione – con particolare attenzione alla musica antica dal Rinascimento al Settecento –  sono gli ambiti nei quali la Fondazione impegna le sue migliori energie e risorse. Idealmente la Fondazione richiama la tradizione degli antichi

Conservatori napoletani, dei quali quello di Santa Maria della Pietà de’ Turchini, fu il più prestigioso. Tra gli scopi principali vi è quello di valorizzare il patrimonio musicale e teatrale napoletano dei secoli XV-XVIII, rintracciandone i riflessi nella contemporanea produzione musicale europea.

La Pietà de’ Turchini si pone come polo di aggregazione, di produttivo scambio tra musicisti, ensemble, studiosi, ricercatori a difesa di una immagine positiva e colta della città di Napoli e del recupero del prestigio che la contraddistinse nel mondo intero.

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