Turchini Records

La Turchini Records è la  neonata etichetta discografica indipendente della Fondazione Pietà de’ Turchini tesa alla valorizzazione di repertori di Scuola Napoletana ed europea coniugandoli con la creazione e composizione contemporanea.

La Turchini Records conferma l’audacia creativa della Fondazione e si affianca alle Edizioni Turchini con l’obiettivo di lasciare un segno permanente dei tanti progetti di cui ha curato la realizzazione.

First release

Naomi Rivieccio soprano
Talenti Vulcanici
Marcello Scandelli violoncello
Juan José Francione arciliuto e chitarra barocca
Federico Bagnasco contrabbasso
Stefano Demicheli clavicembalo e direzione

Paologiovanni Maione Consulenza musicologica


Prodotto da Turchini Records. Distribuito da NovAntiqua.
Registrato presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena, Napoli – 22 – 25 giugno 2022
Andrea Dandolo producer
Renato Grieco sound engineer e editing


in copertina: © Dalisi S.T.  penna e acrilici su carta 2011

Il programma è una preziosa antologia di cantate del primo Settecento scelte con sapiente gusto dal musicologo Paologiovanni Maione. Si tratta di composizioni che nel repertorio cantatistico tra Sei e Settecento, detenevano un ruolo preminente nei circuiti privati con lo scopo di allietare le conversazioni nei salotti dell’epoca. Si passa dunque dal tema napoletano adottato da Alessandro Scarlatti con immagini di pastori e sirene a un tono più drammatico e ai madrigalismi di Francesco Mancini, all’esercizio ozioso di Domenico Scarlatti le cui sonate erano destinate allo svago di Maria Barbara di Braganza. Le toccate di Supriani, invece, erano destinate a quel milieu di nobili dediti allo studio del violoncello di cui Supriani rappresenta uno dei maggiori esponenti del primo Settecento. In questo repertorio Napoli, ancora una volta, riesce a salire in scena in una visione che la rende fascinosa e ne consolida, nell’immaginario settecentesco, il rango di città musicalissima.

A sugello del disco il brano del maestro Fabio Vacchi che si è lasciato ispirare e guidare dalla voce astrale del soprano Naomi Rivieccio, dal virtuosismo barocco volto al futuro dei Talenti Vulcanici e del loro direttore Stefano Demicheli e dall’antica cultura napoletana conservata e rivitalizzata dalla Pietà de’ Turchini. Giuseppe Montesano, invece, interpreta il pensiero musicale di Vacchi, scrivendo i versi di Partenope Eterna. Il titolo rimanda alle leggende sulle sirene: metà donne e meta uccelli – o, in seguito, pesci – le Sirene abitano su un’isola al largo di Sorrento. Attratti dal loro ammaliante canto, i marinai virano le navi verso la costa rocciosa, dove si schiantano. Avvertito dalla maga Circe, Ulisse scampa a questa sorte facendosi legare all’albero maestro. Vince dunque con l’astuzia, perché la volontà nulla può contro il potere primigenio di questa voce femminile. Secondo una delle tante leggende, la sconfitta subita da Odisseo umilia e uccide una delle Sirene, Partenope, spingendo il suo cadavere dove sorgerà Napoli.

Tracklist

Alessandro Scarlatti (1660 – 1725)
Là nel bel sen della regal Sirena
Cantata a voce sola e basso continuo

Francesco Paolo Supriani (1678 – 1753)
Toccata terza in fa maggiore per violoncello solo
Toccata decima in re minore per violoncello solo

Francesco Mancini (1672 – 1737)
Là dove il bel Sebeto
Cantata a voce sola e basso continuo

Domenico Scarlatti (1685 – 1757)
Sonata K 208 in la maggiore per clavicembalo
Sonata K 322 in la maggiore per liuto
Arrangiamento di Juan José Francione dall’originale per clavicembalo

 

Alessandro Scarlatti (1660 – 1725)
Or che su legno aurato
Cantata a voce sola e basso continuo

Nicola Fago (1677 – 1745)
Toccata in mi maggiore per clavicembalo

Alessandro Scarlatti (1660 – 1725)
Là dove a Mergellina
Cantata a voce sola e basso continuo

Fabio Vacchi (1949)
Partenope eterna per soprano e clavicembalo

Brano composto su commissione della Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli su testo di Giuseppe Montesano 

Disponibile dal 10 maggio 2024

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